Un nuovo studio francese è andato a cercare le prove di un possibile legame tra il consumo quotidiano di junk food, ossia il cosiddetto cibo spazzatura (alimenti processati e ricchi di sale, grassi o zuccheri) e la comparsa di cancro. Fino ad oggi una dieta basata in prevalenza su junk food è stata collegata alla comparsa di sindrome metabolica, obesità, diabete e malattie cardiovascolari.
Un team di ricerca dell’Université Sorbonne Paris Cité ha voluto mettere a punto un vasto studio dal titolo NutriNet-Santé i cui risultati sono stati pubblicati sul British Medical Journal. L’indagine si è svolta tramite questionario in cui oltre 100mila cittadini francesi hanno riportato più volte quello che avevano mangiato nel corso di una giornata.
Per valutare l’effetto dei cibi sulla salute, gli alimenti sono stati raggruppati in base a quanto erano stati o meno trasformati. Si sono poi registrati quanti casi di tumore vi erano stati nell’arco di 5 anni confrontandoli con le abitudini alimentari di chi aveva visto comparire la tanto temuta malattia.
Nonostante entrino in ballo una serie di altri fattori di rischio come età, genetica, fumo, sedentarietà e altro, si è notato un aumento del rischio tumore dovuto proprio alle sregolate abitudini alimentari. Nello specifico la ricerca ha messo in luce che a fronte di un aumento del 10% nell’introduzione di junk food nella propria dieta si assiste ad un 12% di rischio in più di ammalarsi di cancro (11% nel caso di tumore al seno).
Lo studio ha confermato poi ancora una volta come il consumo di alimenti freschi (frutta, verdura, cereali, legumi, ecc.) riesca ad avere al contrario un effetto protettivo nei confronti del cancro.
Si tratta comunque di uno studio osservazionale basato su questionari e ha necessità di nuove conferme da effettuare con tutti i metodi scientifici del caso.